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Capace di prevedere in anticipo il “meteo politico” semplicemente annusando il vento. Otto partiti, e non è finita

 

di Salvatore Parlagreco

Il colonnello Bernacca della politica è lui, Carmelo Lo Monte, messinese, originario di Graniti. È suo il primato nei cambi di casacca in Italia.

Carmelo Lo Monte, quattro legislature, otto partiti

Il grande pubblico non lo sa, la sua versatilità è nota solo agli addetti ai lavori, per i quali rappresenta un faro sempre acceso. Se Lo Monte si trasferisce altrove o cambia scanno, le quotazioni di quello schieramento politico crollano e lo spread tocca altezze vertiginose.

Monitorare le sue scelte è come atterrare nell’aeroporto di Hong Kong, il suo radar non tradisce mai.

Carmelo Lo Monte, come il vicino di casa, Domenico Scilipoti da Milazzo, non applica complessi modelli fisico-matematici né super computer guidati da logaritmi per trovarsi nel partito giusto nel momento giusto. Né si regola sulla forma delle nuvole, come accadeva un tempo per prevedere che tempo farà. Possiede una forma di divinazione. È un rabdomante della politica, che annusa dove va il vento e si fa trascinare con levità.

Lo Monte e gli otto partiti

Come il rabdomante trova pozzi d’acqua, metalli, pietre preziose e perfino persone disperse o tombe non segnalate, Carmelo Lo Monte vede le faglie politiche invisibili agli umani, fratellanze di facciata, maquillage di ogni genere.

Originario di un piccolo centro del messinese, ha avuto, grazie a questo dono del Padreterno, una carriera parlamentare lunga e prestigiosa. Ed è amato e rispettato da uno stuolo di fans che lo seguono ovunque vada. Prima di intraprendere la carriera politica a livello nazionale, Lo Monte è stato deputato all’Ars ed anche assessore regionale nei due governi Capodicasa (post comunista), Leanza e Cuffaro (post democristiani).

Ha militato in ben otto partiti: Democrazia Cristiana, Partito Popolare Italiano, Democrazia Europea, Unione di Centro, Movimento per le Autonomie, Centro Democratico, Partito Socialista Italiano e Noi con Salvini (nel giugno 2012 lascia l’MpA e annunciò di volere aderire Italia dei Valori, ma poi si pentì, per tempo).

Qualche giorno fa ha lasciato “Noi con Salvini” per iscriversi al gruppo misto. Chi pensa che resti dov’è, è guardato con sospetto, come i compari dei prestigiatori che nelle piazze propongono il gioco delle tre carte. L’arte della divinazione non si perde per strada.

 

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